sabato 28 aprile 2012

Applicazioni

L'oro puro è troppo tenero per poter essere lavorato normalmente; viene indurito legandolo ad altri metalli (in genere rame e argento). L'oro e le sue leghe sono usati in gioielleria, nel coniare monete e sono uno standard di cambio valutario per molte nazioni. Per via della sua resistenza alla corrosione e alle sue notevoli proprietà elettriche, ha trovato sempre più spazio anche in applicazioni industriali. Sono in corso studi sull'utilizzo dell'oro come catalizzatore; infatti l'oro mostra una grande attività catalitica quando si trova in forma di nanoparticelle disperse su adeguati supporti.

I catalizzatori supportati a base di oro ricoprono un ruolo fondamentale in diverse reazioni, tra cui:

    ossidazione di monossido di carbonio (CO);
    ossidazione completa di idrocarburi;
    ossidazioni selettive;
    reazioni di water-gas shift.

L'attività di questi catalizzatori dipende notevolmente dal metodo di preparazione e dal tipo di supporto utilizzato.
Due medaglie d'oro per il World Baseball Classic del 2006.

Tra gli altri usi:

    nella componentistica elettronica:
        svolge funzioni critiche in molti computer, apparecchi per telecomunicazioni, motori jet e numerose applicazioni industriali;
        trova ampio uso come materiale di rivestimento delle superfici di contatti elettrici, per garantirne la resistenza alla corrosione nel tempo;

    in ambito astronautico:
        l'oro è usato come rivestimento protettivo di molti satelliti artificiali, data la sua elevata capacità di riflettere sia la luce visibile che quella infrarossa;

    a scopo medico e diagnostico:
        l'oro colloidale viene utilizzato in un particolare tipo di elettroforesi, una metodica di diagnostica medica.
        realizzazione di otturazioni e ponti in odontoiatria;
        in sospensione colloidale, trova impiego nella pittura delle ceramiche ed è oggetto di studio per applicazioni biologiche e mediche;
        l'aurotiomaleato di disodio è un farmaco per la cura dell'artrite reumatoide;
        l'isotopo radioattivo 198Au (emivita: 2,7 giorni) è usato in alcune terapie anti-tumorali;

    nelle indagini a microscopio:
        l'oro è usato per rivestire campioni biologici da osservare sotto un microscopio elettronico a scansione;

    in ambito fotografico:
        l'acido cloroaurico trova uso in fotografia per far virare l'immagine prodotta dai sali d'argento;

    a scopo ornamentale:
        l'oro può essere tirato in fili e inserito in tessuti ed ornamenti;
        l'oro bianco – una lega con platino, palladio, nichel o zinco – funge da sostituivo del platino in alcune applicazioni e in gioielleria; - inoltre tale lega ha un basso coefficiente di dilatazione termica;
        l'oro verde (in lega con l'argento) e l'oro rosso (in lega col rame) sono usati in gioielleria;

    nello sport e nelle premiazioni:
        una medaglia d'oro è il premio assegnato al vincitore di moltissime competizioni e concorsi, non ultimi le Olimpiadi e il Premio Nobel;

    nella cucina:
        l'oro metallico è usato a scopo decorativo (solitamente in sottilissime lamine) in alcune ricette di alta cucina; non avendo praticamente alcuna reattività non altera i sapori.

venerdì 27 aprile 2012

Le caratteristiche dell'oro


oro nativo
L'oro è un metallo di colore giallo "in massa", ma che può assumere anche una colorazione diversa a seconda delle sue leghe: rossa, violetta e nera quando è finemente suddiviso o in soluzione colloidale, mentre appare verde se ridotto a una lamina finissima. È il metallo noto più duttile e malleabile; un grammo d'oro può essere battuto in una lamina la cui area è un metro quadrato. È un metallo tenero e per questo viene lavorato in lega con altri metalli per conferirgli una maggiore resistenza meccanica.
L'oro è anche un ottimo conduttore di elettricità, inferiore solo al rame e all'argento, e non viene intaccato né dall'aria né dalla maggior parte dei reagenti chimici. Da sempre la sua elevata inerzia chimica ne ha fatto un materiale ideale per il conio di monete e per la produzione di ornamenti e gioielli. Tuttavia, pur essendo inalterabile all'ossigeno, all'umidità, al calore, agli acidi e agli alcali caustici, può essere ossidato con acqua regia o con soluzioni acquose contenenti lo ione cianuro in presenza di ossigeno o acqua ossigenata. Si scioglie inoltre a contatto con il mercurio formando amalgami.
Si trova allo stato nativo, spesso accompagnato da una frazione di argento (compresa tra l'8% e il 10%), sotto forma di electron (oro e argento naturale). Al crescere del tenore di argento, il colore del metallo diviene più bianco e la sua densità diminuisce.
L'oro si lega con molti altri metalli; le sue leghe col rame sono rossastre, con il ferro sono verdi, con l'alluminio sono violacee, col platino sono bianche, col bismuto e l'argento sono nerastre.
Gli stati di ossidazione più frequenti che l'oro assume nei suoi composti sono +1 (sali aurosi) e +3 (sali aurici). Gli ioni dell'oro vengono facilmente ridotti e precipitati come oro metallico per addizione di praticamente qualsiasi altro metallo. Il metallo aggiunto si ossida e si scioglie facendo precipitare l'oro metallico.

L'oro

L'oro è l'elemento chimico di numero atomico 79. Il suo simbolo è Au (dal latino "aurum").
È un metallo di transizione tenero, pesante, duttile, malleabile di colore giallo. L'oro, il rame e il cesio sono gli unici elementi che allo stato metallico, in condizioni standard, sono colorati (nel senso di essere dotati di tinta). Inattaccabile dalla maggior parte dei composti chimici, viene attaccato in pratica solo dall'acqua regia, dallo ione cianuro e dal mercurio.
Si trova allo stato nativo sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali.
Viene usato per coniare monete ed è uno standard monetario per molte nazioni. Si usa inoltre in odontoiatria, gioielleria e nell'industria elettronica. Il suo codice ISO come valuta è XAU.
L'oro ha assunto nel tempo il significato di simbolo di purezza, valore e lealtà.